La Fornarina di Tivoli e le scoperte inaspettate

La Fornarina di Tivoli e le scoperte inaspettate

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La Fornarina di Tivoli e le scoperte inaspettate

 

Passeggiando per le strade di Trastevere, il pittore Raffaello Sanzio, alzando gli occhi al cielo venne folgorato dalla bellezza della giovane Fornarina. Questa è la leggenda del grande amore tra il pittore e Margherita Luti, figlia di un fornaio trasteverino. Un amore travolgente per Raffaello, al punto che non riusciva mai a separarsi dalla sua amata divenuta poi musa per molti suoi quadri. Oggi una delle opere più conosciute è proprio la Fornarina.

Questo grande amore e questa opera ha ispirato sei amici, divenuti oggi soci, nella scelta importantissima del nome del Ristorante Pizzeria che il 22 marzo di questo anno hanno inaugurato a Tivoli, La Fornarina.

    

La passione che li accumuna ha permesso di dar vita a questa nuova sfida. Hanno rilevato un vecchio forno in un edificio storico, un’antica residenza del Potestà, quindi rappresenta una delle case più antiche della città.

Il ristorante è molto grande, al suo interno ci sono 90 coperti, ed è suddiviso in varie salette arredate in stili diversi, molti i materiali di riciclo utilizzati, ferro battuto, tavoli in legno o in marmo. Le pareti colorate o ricavate da una grotta, permettono di vivere ogni volta il ristorante in modo diverso. Molto funzionale e piacevole lo spazio esterno che affaccia su una piazzetta pedonale al centro della città di Tivoli. Perfetto e molto apprezzato per le famiglie con bambini.

La Fornarina è un ristorante ma anche una pizzeria, la consulenza di quest’ultima è affidata al maestro pizzaiolo Duilio Girotto, vincitore e oggi giudice del campionato mondiale della pizza di Salsomaggiore, insegnante in molte scuole a Roma e collabora con il Gambero Rosso e Coquis. Per la Fornarina ha ideato le pizze gourmet che si aggiungono alle pizze classiche. Ispirate ai prodotti locali e di grande eccellenza, le pizze presentano le specialità regionali, come ad esempio la Pugliese, con focaccia, capocollo di Martina Franca e burrata pugliese oppure la Toscana con fior di latte, carciofi, salame finocchiona e parmigiano. 

La cucina invece è nelle mani del giovane chef Simone Mancini, che ha maturato una lunga esperienza in precedenti ristoranti, sempre nella città di Tivoli. Il suo menù è composto da sette primi piatti e sette secondi che cambiano in base alle stagioni. Entrando in questo ristorante, proprio la cucina mi ha sorpreso. Immaginavo di trovare piatti molto classici, con poca sperimentazione e studio. Invece ho assaggiato pietanze davvero inaspettate, unite da un grande equilibrio, studio e passione.

 

La mia cena.

Vi presento il mio viaggio in questo Ristorante partendo da tre tipologie di antipasto.

Capesante affumicate con guanciale, petali di tapinambur e maionese al mango. Lo chef mi spiega come ha voluto racchiudere nello stesso piatto il sapore del mare, la guancia del maiale, il tubero del topinambur e il frutto del mango.

Mare, terra e tutto ciò che lo circonda.

 

Tartare di spada con mela verde marinata alla menta, gel di aceto di Ribes e polvere di amarena accompagnata da un estratto di mela verde, che viene versato davanti al commensale. Un piatto fresco nel gusto e l’abbinamento della dolcezza della mela con la sapidità del pesce spada è perfetto.

 

Terzo ed ultimo antipasto, il Baccalà in ceci. Un piatto della cucina romana rivisitato, un filetto di baccalà pastellato su vellutata di ceci, tartufo e mini carciofo alla Giudia

 

Lo chef Simone Mancini presenta uno dei suoi primi piatti. Risotto carnaroli con zafferano, burrata e ricci di mare. Un piatto che esalta i sapori del Sud con i ricci di mare e la stracciatella su un risotto mantecato con cristalli di zafferano sciolti nel vino bianco.

 

Sandwich di orata, crema di topinambur e spugna all’amarena. L’orata poggiata su una crema di zucchine e topinambur accompagnata da una spugnetta all’amarena.

 

Prima del dolce non potevo esimermi dall’assaggiare la pizza della Fornarina e ho scelto la Profumata, con fior di latte, zucchine a julienne, parmigiano, erba cipollina, a crudo provola affumicata e menta. Ottima consistenza, non farinosa, morbida dentro croccante fuori, è molto gustosa.

Ora passiamo al pezzo forte, la ciliegina sulla torta, il piatto sorpresa, la goduria vera.

Magnum dello chef con gelato e granella di nocciola, glassa di cioccolato bianco e fondente. Semifreddo alla nocciola, stecco magnum ripieno di nocciola e glassato di cioccolato bianco.

 

La crema di gelato alla nocciola al suo interno è perfetta, ha un sapore intenso. Il dolce proposto è buonissimo.

Ora vi starete chiedendo i costi per questa cena, il costo massimo per gli antipasti è di 12,00 Euro, per i primi piatti è di 13,00 Euro, mentre per un secondo a base di pesce la media è di 16,00 Euro. Come potete vedere ottima qualità delle materie prime, ottima presentazione, grande studio e un prezzo che fa gola.

Una sorpresa inaspettata

“Tanto ardo, che né mari né fiumi potrebbero spegnere quel fuoco; ma ciò non mi spiace, perché il mio ardore mi dà una soave voluttà, che sempre più, ardendo, mi consuma.”

Raffaello alla sua amata Fornarina

 

INFORMAZIONI UTILI

Ristorante – Pizzeria La Fornarina Piazza Palatina 8 – 00019 Tivoli

Tel. 0774.312786 – 393 9165847 Michele – 349 7353667 Mariavincenza

ORARI DI APERTURA
Pranzo dalle ore 12.30 alle ore 15.30
Cena dalle ore 19.30 alle ore 11.30

 

 

 

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BRADO, porta il calore del rifugio di montagna nel cuore di Roma

BRADO, porta il calore del rifugio di montagna nel cuore di Roma

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BRADO, porta il calore del rifugio di montagna nel cuore di Roma

Lo scorso week end nel cuore di Roma, in zona Tuscolana, apre BRADO, Craft Beer & Wild Food, un locale informale dove possiamo trovare birra artigianale accompagnata da cibo selvatico, ovvero cibo autentico e genuino. BRADO nasce da un”idea di Augusto, Beppe, Mirko, Christian e Manuel, 3 fratelli e 2 cugini, che condividono la stessa passione per la birra, il cibo semplice e allo stesso tempo molto saporito. L’idea piano piano si concretizza e nasce questo piccolo rifugio di montagna nel cuore di Roma.

       

Appena entriamo da BRADO troviamo un ambiente caldo, accogliente. L’arredamento in legno e ferro con le luci color ambra, il colore giusto per le giornate in montagna. Ogni dettaglio è curato e ci riporta con la mente fuori da questa città caotica. La visione di questi cinque soci è quella di diffondere uno stile di vita diverso che si contrappone con il nostro stile virtuale, ultra tecnologico, che ti fa perdere il contatto umano con chi hai accanto.

Ho partecipato all’inaugurazione di questo piccolo e grazioso rifugio, ho assaggiato poche cose e mi sono ripromessa di tornarci presto, ma già l’idea di creare un ambiente diverso con lo scopo di vivere, anche solo per una sera, in modo autentico con tante cose buone. Come vedete ha già qualcosa di bello da raccontare.

Gli ideatori non amano definire BRADO un semplice ristorante, una birreria o un wine bar, ma lo identificano come un locale speciale che puoi vivere per un aperitivo, una cena, un dopo cena ma soprattutto dove possiamo scambiare quattro chiacchiere con amici o sconosciuti. Un luogo di aggregazione dove tutti hanno la stessa passione per la birra, per il buon vino e per una cucina speciale.

Il menù di BRADO

Vediamo nel dettaglio cosa si intende per carne autentica, genuina e selvaggia.

La scelta sui prodotti ricade su piccoli produttori soprattutto di carne selvaggina, quindi allevata allo stato brado o semi – brado. La carne di manzo, maiale, pollame e ovini proviene dalle regioni del centro – nord Italia dove è presente la filiera delle carni di selvaggina, viene quindi rispettato il benessere dell’animale. C’è totale assenza di allevamenti intensivi.

     

Uno di questi allevamenti è quello di Agricola Nera di Narni, dove vengono allevati avicoli e maiali di Cinta Senese in totale libertà. La pasta che troviamo nel menù è dei fratelli Schiorlin di Frascati, i formaggi de La Mascionara, una piccola realtà nella zona del Lago di Camposto da cui prenderanno l’originale pecorino amatriciano rigorosamente bianco. Le patate e i legumi provengono dall’Azienda Agricola di Riccardo Santoponte, nella zona di Avezzano, mentre l’olio dalla piccola azienda di Olio Flaminio dove la produzione rispetta le regole della tradizione. Ogni fornitore viene indicato nella prima pagina del menù di BRADO, proprio perché credono nell’eccellenza dei prodotti accuratamente scelti.

I primi piatti spaziano dagli Scialatielli erbe di campo e pachino confit, Pici al ragù bianco di Cinta Senese o i Maltagliati con lardo, cime di rapa e salsiccia di daino. Mentre l’offerta tra i secondi mi incuriosisce tantissimo la Cotoletta di cinghiale, il Bun con burger di cinghiale, con pulled di Cinta Senese affumicato su legno di faggio, o con salsiccia affumicata.

Che dite vi ha incuriosito?

A me tantissimo!!

BRADO non è solo carne ma soprattutto birra artigianale. L’impianto è composto da 12 vie, con 10 colonne e 2 pompe inglesi e una cella frigorifero dedicata. Oltre la birra ci sarà un’ottima selezione di vini che accompagneranno questi piatti e una piccola selezione di whiskey, bourbon, mezcal, tequila, rum, vermouth e gin tonic.

INFORMAZIONI UTILI

BRADO – Craft Beer & Wild Food  |  viale Amelia, 42 – 00181 Roma

Tel. 375 514 0851

Apertura  Domenica – Giovedì 18.00 / 01.00  Venerdì e Sabato  18.00 / 02.00

 

 

 

 

 

 

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Il Maltemi soffia su Roma, Grekos apre in zona Prati

Il Maltemi soffia su Roma, Grekos apre in zona Prati

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Il Maltemi soffia su Roma, Grekos apre in zona Prati

 

Settembre è il mese della nostalgia delle vacanze, della spensieratezza, delle giornate al mare in relax o all’aria aperta.

Niente paura!!

Da Luglio, in zona Prati, si respira aria di Grecia grazie all’apertura del primo ristorante e take away dedicato al “Casual Greek Food”, Grekos. Vedrete che la nostalgia per una serata volerà via e lascerà spazio alla nostra fantasia.

In questo nuovo ristorante predominano i colori tipici della Grecia, l’azzurro e il bianco si alternano nell’arredamento realizzato in legno. Lo stile è molto semplice e sulla tavola troviamo tovagliette di carta. La musica di sottofondo greca e i profumi che si respirano ti riportano in vacanza. La cucina è espressa e abbastanza veloce. Mi raccomando per prenotare un tavolo non c’è un numero telefonico dedicato, dovete prenotare utilizzando il sito internet di Grekos. Se non riuscite a prenotare, perché spesso è sold out, potete sempre ordinare take away.

     

Fratzis Kakias, originario dell’isola di Kos ma ormai in Italia da quindici anni, con i suoi soci Anna Paola Rinaldi e Mauro De Felice, dopo l’apertura di Ippokrates in via Piave, propone questo nuovo ristorante con una formula più moderna. L’obiettivo è quello di creare un perfetto connubio tra la tradizione tipicamente greca e l’innovazione soprattutto in campo nutrizionale. Grekos infatti punta sulla qualità nutritiva e salutista delle materie prime, i prodotti sono italiani ma alcuni di essi provengono direttamente dalla Grecia. L’offerta è varia e nel menù troviamo anche specialità vegane, vegetariane e per celiaci. Quindi la maggior parte dei piatti vengono realizzati anche in questa chiave con l’aggiunta di condimenti fatti in casa. Ad esempio la famosa Mousakas viene proposta sia nella versione originale con la carne che nella versione vegetariana, sicuramente più leggera!

Ora vi presento alcuni dei piatti che ho mangiato quando sono stata da Grekos, si perché la prima volta sperimenti, la seconda e la terza te la godi per bene questa cucina greca!

Salmone affumicato, rucola, lattuga, cetriolo, pomodoro, ciliegio, aneto, vinaigrette di limone, sesamo 

 

Pita

Choriatiki Insalata di pomodoro, cetriolo, peperoni, cipolla, feta, origano e olive di Kalamata

FETA TIGANITI fritta avvolta nella pasta fillo con miele, noci, melograno 

Ottima

HIRINO Piatto unico tipicamente greco con carne grigliata di suino, tzatziki, insalata greca, pita e patatine

KOTOPOULO carne grigliata di sovracoscia di pollo, tzatziki, insalata greca, pita e patatine

Curiosi di conoscere il costo di questi piatti buonissimi? Le insalate hanno un costo minimo di 8,50 Euro a un massimo di 9,50 Euro. I piatti unici con carne, pita e patatine costano 13,00 Euro. Ma non finisce qui.

Ideale per il take away e per la pausa pranzo veloce la Pita ripiena, con carne grigliata al momento e tagliata a fettine a mano. Dunque fresca, leggera e salutare. C’è anche la versione vegana con le polpette di ceci. Tutte a soli 6,50 Euro.

Da Grekos troviamo anche la birra Mythos alla spina, birre non pastorizzate e non filtrate e per la mia gioia il vino biologico Retsina, il vino resinato. Per finire in bellezza non mancano i dolci tipici della tradizione di questa bellissima isola. Pasta filo con mandarle e dolci, con crema e semolino e lo yogurt greco con miele e noci oppure con marmellata di amarena.

    

Il motto di questo ristorante è Taste the myth, ovvero Assapora il mito
In greco Apolafse ton mytho

 

INFORMAZIONI UTILI

GREKOS |  Via dei Gracchi 282, 284, 286 e via Marcantonio Colonna 20 

Orario di apertura: tutti i giorni dalle 12.30 alle 23.30

Tel. 06 25398837

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Metropolita, il nuovo bar mixology che ti farà sentire “cittadino del mondo”

Metropolita, il nuovo bar mixology che ti farà sentire “cittadino del mondo”

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Metropolita, il nuovo bar mixology

che ti farà sentire “cittadino del mondo”

 

 

Nei pressi del Parco della Musica a Roma, giovedì 27 settembre ci sarà l’inaugurazione di Metropolita, un nuovo bar mixology che farà molto parlare di sé. Un locale con un progetto architettonico e un design unico, grazie all’architetto e imprenditore nel settore della ristorazione Roberto Rabaglino. La scelta di ogni piccolo dettaglio è studiata accuratamente. I mobili sono stati realizzati in Italia, i divanetti e le poltrone sono di velluto che uniti al gioco di luci soffuse creano un’atmosfera molto elegante. Il bancone del bar semicircolare è angolare e permette di esser ammirato da ogni angolo del locale.

          

L’idea di Roberto e Carlo Annesi, anch’esso imprenditore con molti anni di esperienza come barman in locali della capitale, è quella di crear un luogo che, prendendo spunto dagli ambienti delle soho house di tutto il mondo, diventi un punto di riferimento a Roma, dove poter mangiar e bere bene. Vi assicuro che assaggiando alcuni dei loro piatti la loro idea è diventata realtà.

    

Il menù è curato dallo chef internazionale Giorgio Baldari, che porta al Metropolita innovazione sperimentando una cucina sicuramente più cosmopolita. Nei piatti unisce prodotti di altissima qualità italiana con i profumi e le influenze provenienti da altre culture. L’obiettivo è quello di proporre accostamenti intriganti, insoliti che possano riportare con il gusto e la mente all’idea di una città che appartenga al mondo e non solo all’Italia.

Hummus di ceci e pane carasau

 

Nachos e Guacamole

Gazpacho Andaluso

Selezione di formaggi italiani e francesi

Tartare di salmone reale selvatico dell’Alaska, lime, mela verde, coulis di lamponi e taralli sbriciolati

 

 

Tartare di tonno bianco, capperi curunci, pomodorini secchi e salsa al pomodoro pera d’Abruzzo

Il costo degli antipasti oscilla da un minimo di 6,00 Euro ad un massimo di 22,00 euro per la selezione di salmone. Nel menù troviamo una vasta scelta di insalate con verdure ratatouille, pollo, salmone, cous cous ed il prezzo non supera le 9,00 Euro. I piatti che ho assaggiato sono prevalentemente di pesce e la qualità era eccellente. Trovare un luogo esteticamente bello, con una musica travolgente e piacevole, con una cucina particolare nel suo genere e con un menù ad un prezzo non elevato, scusate se abbiamo fatto bingo!!

  

Metropolita oltre ad un’ottima proposta sul food è un bar mixology che viene curato dai barman Federico Vannelli e Giovanni Badolato. Anche nei cocktail c’è una ricerca di innovazione, unire il gusto dei drink semplici nella loro struttura ma complessi nel gusto e nell’utilizzo di ingredienti provenienti da ogni parte del mondo.

Quindi troveremo i classici Spritz, Moscow Mule, Margarita, Bloody Mary, Manahattan e cocktail più insoliti come Italicus Story (italicus, pompelmo rosa, sciroppo al basilico, lime e prosecco); Oax Margarita (mezcal, cherry heering, sciroppo d’agave e secret sour); Jerez Hanky Panky (gin, sherry, vermouth rosso e unicum) e tanti altri.

Be Metropolita, Come to Metropolita!

“Ogni scelta è votata all’esigenza del cittadino del mondo, senza lasciare nulla al caso e senza dimenticare alcun gusto o necessità.”

Questo il motto di Metropolita!!

Io sarò all’inaugurazione giovedì 27 settembre alle ore 20.00 e voi? Volete perderlo?? 😀

 

INFORMAZIONI UTILI

Metropolita | Piazza Gentile da Fabriano, 2 – 00196 Roma
Tel. +39 06 3240249
Open: Monday – Sunday from 12.00 – 15.00 / 18.00 – 02.00

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Le avventure della Polpetta per un week end a Ponza

Le avventure della Polpetta per un week end a Ponza

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Le avventure della Polpetta per un week end a Ponza.

L’estate 2018 la ricorderò per molti motivi sia belli che brutti. Visto che siamo nel mio Blog dove si parla solo di cose belle, iniziamo proprio da queste. Come ogni anno nel mio programma vacanze non può mancare un week end nella graziosa, quanto impegnativa Isola di Ponza. Uso la parola impegnativa perché tutto può esser tranne che una località riposante. Come sapete bene non sono una persona allenata, il massimo del mio sollevamento pesi si ferma ad una forchetta.

Ponza rimane sempre nel mio cuore, anche se dopo il mio ultimo viaggio forse farò trascorrere più di un anno prima di tornarci. Ma facciamo un passetto alla volta. Partenza dal Porto di Anzio ore 15.00. Traghetto lento, pasticche per la nausea, sì per non farci mancare nulla soffro anche il mal di mare, si parte. Una volta sbarcati, solo un’ora e venti di navigazione, vieni catapultata in questa isola con le casette tutte concentrate nella zona del porto e sviluppate in altezza come una tela colorata.

Ci dirigiamo verso l’ufficio dell’agenzia immobiliare che ci ha prenotato la stanza Giancos 68, a soli 140,00 Euro per due notti. L’agenzia si chiama Turistcasa in Via Roma, proprio accanto al Porto, non la cito per pubblicità ma perché ci siamo sempre trovate bene. Due anni fa grazie a loro abbiamo soggiornato in un B&B bellissimo, si chiama il Gabbiano, a metà strada tra la zona porto e le Forna, le stanze affacciano tutte sull’Isola di Palmarola regalano i tramonti più belli che abbia mai visto.

Se vogliamo parlare di panorama anche questa volta siamo state fortunate, certo devi salire 140 gradini (giuro li ho contati tutti), aggiungo irregolari, ma una volta arrivata la vista è davvero mozzafiato.

La stanza era molto grande, dotata di frigorifero piccolo, qualche posata e bicchiere. Abbiamo noleggiato la biancheria al costo di 10,00 Euro a persona e mi raccomando ricordatevi il necessario per l’igiene della persona, nulla è in dotazione.

        

Dopo aver scattato mille foto non potevo di certo rimanere a casa, via di corsa per un aperitivo al tramonto e poi una cenetta. Questa volta non avevo molto tempo, dovevo concentrare tutto il più possibile. Purtroppo il tempo non prometteva nulla di buono ma non ci siamo perse d’animo. L’aperitivo a Ponza è rigorosamente da Baretto99, nella piazzetta di Chiaia di Luna con vista su Palmarola, proprio ai piedi del bellissimo Hotel Chiaia di Luna, ma in veste meno formale. Guardate che spettacolo la vista da qui.

     

Il Baretto99 è molto carino, fanno degli ottimi Spritz e il personale è gentilissimo.

Per la cena abbiamo scelto la Trattoria Monte Guardia, a quanto pare è uno dei pochi ristoranti che cucina la pasta con la granseola ovvero con la polpa di granchio. Terrazza mozzafiato con vista sul porto, anche qui mi raccomando armatevi di pazienza e di scarpe comode, perché a Ponza più sali più son dolori. Ma torniamo alla cena, antipasto con sfizi di mare, in cui non poteva mancare il tonno prodotto direttamente nell’isola, spaghetti con granseola ed infine frittura mista e … ovviamente il dolce.

Costo totale a persona con il vino della casa Euro 40,00

  

Dopo cena piccolo giro nel borgo. La passeggiata nei vicoli bianchi con vista sul porto è irrinunciabile.

 

Il mattino seguente ci siamo svegliate dopo una nottata di pioggia e temporale. Dovevamo rinunciare al giro in barca, anche perché il mare era agitato e il mio stomaco era terrorizzato solo all’idea. Ma come si fa a trascorrere un’ intera giornata nella spiaggia del Frontone senza sole? Abbiamo ceduto ad una piccola escursione. Un tour organizzato da “Ciccio Nero”, al costo non economico di 20,00 euro a persona, però  devo dire che è stato molto bello nonostante il tempo, avevamo una barca in legno tutta per noi con una guida che ci illustrava ogni dettaglio di quella parte di isola che siamo riuscite a vedere.

Dopo la giornata al mare in completo relax e il solito aperitivo al Baretto99, siamo state a cena A casa di Assunta. Letteralmente nella sua casa. Abbiamo camminata per 20 minuti su una strada alternata da scalini e salite, vi consiglio con il cuore di prendere un mezzo per arrivare. Arriviamo più morte che vive e ci accomodiamo nella terrazza. Appena ti siedi la vedi subito, seduta nella sua cucina che scruta tutti noi. E’ Assunta, la proprietaria di casa. Da lontano sembra una persona seria ed austera che a fine serata riscuote i soldi dai commensali, ma una volta che entri in punta di piedi, quasi a non disturbare, scopri una persona molto simpatica e cordiale. Assunta ci spiega che il suo menù è improntato sulla tradizione e sul territorio, non ama inserire molti piatti poiché il menù è composto da materie prime fresche e pescate nell’Isola. Sua madre era una contadina e suo padre l’inventore della tecnica del piombo guardiano, le hanno insegnato l’amore e la passione per la cucina e ogni giorno la sua casa rivive la sua storia. Ora veniamo alla mia cena.

Insalata catalana con seppie e patate bollite, pomodorini e olive nere di Gaeta.

Euro 10,00

La scarola marinata e accompagnata tradizionale scarola marinata con bignè ripieno di mousse di pesce

Euro 10,00

Il Raviolo ripieno di cernia saltata al pesto di pistacchi e ricotta di bufala 

Euro 15,00

I piatto da me scelti erano ottimi, le materie prime di grande qualità. Come vedete i costi sono contenuti, certo le porzioni non sono molto abbondanti soprattutto degli antipasti, ma in questo modo abbiamo la possibilità di assaggiarne più di uno. Grazie Assunta per la bellissima serata.

Il mio breve week end volge al termine, domenica dopo una lunga colazione nel nostro balconcino con vista paradiso, alle ore 12.00 prendiamo il traghetto per Anzio. Il viaggio è stato movimentato, turbolento e devastante ma quella è un’altra storia che sarà meglio tenga solo per me!! Vi lascio alcuni informazioni sui posticini da me citati.

   

INFORMAZIONI UTILI 

Immobiliare Turistcasa, Via Roma, 2 – Isola di Ponza | tel. 0771 809886

Trattoria Monte Guardia, Via Scotti di Basso, 1 – Isola di Ponza | tel. 0771 80247

Escursioni Ciccio Nero, direttamente nel Porto di Ponza

A casa di Assunta, Via Giancos 1 – Isola di Ponza | tel 0771 820086

 

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Trattoria da Neno e l’oro nel piatto: la Birra

Trattoria da Neno e l’oro nel piatto: la Birra

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Trattoria da Neno e l’oro nel piatto: la Birra

Piazza Bologna, il mio primo quartiere appena atterrata a Roma. Un luogo pieno di vita, di studenti, di gente bella e ancora con le strade pulite. Nonostante mi sia trasferita a pochi passi provo sempre una grande nostalgia ogni volta che ci torno.

Negli ultimi anni questo quartiere è cresciuto molto dal punto di vista gastronomico, molti sono i ristoranti e le scelte per trascorrere una bella serata. Due giorni fa ho partecipato al primo di una serie di eventi presso la Trattoria da Neno. Non era la prima volta che mangiavo qui, ma questa serata è stata davvero speciale. Musica, moda, buon cibo e birra si sono mescolate in modo magico.

Durante la serata lo chef ha proposto un menù speciale lasciandosi ispirare dall’oro nel piatto: la Birra. Ha scelto il Birrificio Maiella direttamente dalla terra abruzzese. Un birrificio quasi casalingo, nato per l’uso prettamente familiare e divenuto piano piano sempre più grande. Nato sotto l’ombra della montagna Majella produce birra artigianale in quantità limitata e questo permette di toccare con mano ogni bottiglia. Diversi i nomi utilizzati per distinguere le qualità prodotte, una piccola curiosità: Isabel prende il nome della bimba della coppia che produce questa birra, e dietro nell’etichetta c’è una dolcissima dedica per il suo papà.

      

Il menù della serata ha esaltato tre diverse birre: la freschezza della Isabel, la dolcezza della Matthias e la Magia d’Estate, scelta da me per accompagnare i diversi piatti.

                           

Lo chef Luca Baldacci, nel 2015 inizia la sua formazione nella brigata del Ristorante Acquolina, prosegue il percorso prima come capo partita, poi come sous chef e infine come chef de cousin presso il Ristorante Al Ceppo, nel quartiere Parioli. Oggi dirige due cucine: Trattoria da Neno e Cannolicchio – Osteria di pesce (aperto da pochissimo) entrambi in Via Ravenna.

Questi di seguiti i piatti del menù speciale:

Tatare di Fassona, uovo e senape, chips di patata, gel di birra e terra di olive verdi

Risotto alla birra, polvere di salsiccia e chips di broccolo siciliano

Rib Eye laccata con scalogno croccante, lardo e fichi

Millefoglie di gelato agli arachidi con aria di birra e orzo.

La serata è stata accompagnata dalla musica e dalla voce di Sara Jane Ceccarelli, una cantante italo – canadese, nota al pubblico per esser stata front woman della Med Free Orkestra sul palco del Primo Maggio a Roma nel 2015 e 2016, di recente backing – vocalist nel disco di Francesco De Gregori “Amore e Furto” dedicato a Bob Dylan.

Musica, buona cucina, birra e non solo. Sponsor della serata Talco, che unendo la moda alla fantasia ha realizzato per Neno le tovagliette omaggiando le opere dell’illustratrice amaricana Gretchen Roehrs.

INFORMAZIONI UTILI

Trattoria da Neno, Via Ravenna 30, Roma Tel. 06.44290319

Birrificio Maiella, Pretoro, Abbruzzo

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