A Capodanno? Va.Do al Pigneto!

A Capodanno? Va.Do al Pigneto!

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A Capodanno? Va.Do al Pigneto! 

 
Che fai a Capodanno?

Questa è la domanda che tutti temiamo dal primo dicembre, si perché parliamoci chiaro, arriva subito secca appena inizia il clima natalizio! E tu che sei quello dell’ultimo secondo inizi a provar solo grande ansia. Perché lo sai che la serata deve esser assolutamente perfetta, non puoi sbagliar ristorante, non puoi spendere una fortuna, non puoi annoiarti, non puoi aver una pessima compagnia e soprattutto non puoi ricevere fregature!! Quanti di noi abbiamo mangiato in ristoranti pessimi e buttato molti soldi il giorno più emozionante dell’anno, quello in cui salutiamo un anno pieno di gioie e dolori per aprirci alla speranza di nuove avventure?

Io non posso dirvi come e dove vivere il Capodanno ma posso darvi qualche piccolo suggerimento. 

Il primo tra questi è sicuramente il ristorante Va.Do. Al Pigneto! Perché ve lo suggerisco? Perché ci sono stata diverse volte e trovo che la cucina sia davvero buona, il clima caldo e accogliente e i suoi proprietari Roberto e Valentina due persone meravigliose. Vi racconto la loro cucina attraverso le mie cene da loro e poi vi farò dar un’occhiata al loro menù di Capodanno!

     

Cena inaspettata da Va.Do. Al Pigneto.

Una cena inaspettata perché con grandissimo stupore ho scoperto una cucina attenta ad ogni dettaglio, che trasmette passione e soprattutto non ti aspetti la creatività dei loro piatti in una zona quale il Pigneto. Il nuovo menù è firmati da Giorgio Baldari, chef executive, le cui ricette sono eseguite da Martina Prospero e Ruben Hassan. Giorgio Baldari ha lavorato con Antonello Colonna alla “Certosa di San Giacomo” a Capri, di cui divenne chef a solo 21 anni. Ha proseguito il suo percorso con maestri come Gianfranco Vissani e Angelo Paracucchi e dopo molte esperienze all’estero oggi fa parte dei cuochi di “Terra Madre” e “Cuochi dell’Alleanza ” di Slowfood.

Iniziamo dagli antipasti, essendoci tornata più e più volte ho avuto il piacere di assaggiare sia i grandi classici che i nuovi piatti:

Caramelle dagli sconosciuti ovvero caramelline di Taleggio e Speck con crema di funghi e tartufo, vela di pane croccante e insalatina.

Cheesecake con crudo di gamberi rossi di Mazara del Vallo, gelatina di rapa rossa, taralli, ricotta e primo sale. Un piatto che troveremo sempre nel menù, anche se a prima vista sembra più un piatto estivo, a mio avviso il gambero di Mazara del Vallo si deve mangiare 365 giorni all’anno.

Il Crudo e Croccante, selezione di crudi di pesce con tempura di verdure croccanti.

Altre conferme: Vegan Double Nam involtini di verdure e tofu affumicato, con semi e olio di sesamo, in crosta di pasta phillo con salsa aioli vegana al profumo di menta.

Pensate questi sono solo gli antipasti, tra i primi piatti quello che per me rimane al primo posto sono i  Nudi e crudi ovvero spaghetti Mancini aglio, olio e peperoncino, lime e gamberi crudi di Mazara del Vallo. E qua voglio un minuto di silenzio!

L’offerta di primi si rinnova con due inediti: Palmulae è un risotto (riso carnaroli Zaccaria) al prosecco Valdobbiadene Marton, con parmigiano, provola affumicata e datteri e con Nino, il nome degli Gnocchi di patate saltati al burro, con ragù bianco di manzo, suino e tartufo.

I Paccheri alla Nonno Ladro (al crudo di zucchine con colatura di Alici di Cetara, pomodorini confit e bottarga di muggine) sono un altro grande classico di Va.Do al Pigneto, mentre la tradizione si esprime con gli Spaghetti a modo vostro: condimento a scelta tra carbonara, amatriciana, cacio e pepe, aglio e olio, pomodoro e basilico.

Per quanto riguarda i secondi di pesce possiamo scegliere tra il Mais di Gambero, gamberi fritti in kataifi con purea di mais dolce, prezzemolo, colatura di alici, lime e ketchup piccante, il Salmone al goccetto: un carpaccio di filetto con finocchi al burro, pepe bianco, aneto e sesamo, al profumo di sambuco, ed infine il Bianco veneziano, un baccalà mantecato freddo con cialde di parmigiano croccanti. Non manca nel nuovo menù anche una proposta esotica come il Chicken Mumbai: curry di pollo in latte di cocco, con mandorle tostate alla soya e tortino di riso basmati alle spezie. 

Un secondo piatto che resta sempre tra i miei preferiti è il Vado e tonno, tonno rosso in foglia di porro scottato e salsa di soia.

Nella lista dei dessert compaiono il Baklava di Kataifi e il Salame di cioccolato fondente. Per gli amanti della Cheesecake, vi consiglio quella al Gorgonzola dolce con composta di pere Abate.

  

Che dite vi ha incuriosito?
Questo è il menù di Capodanno, se poi avete già deciso cosa fare io lo metterei in agenda tra i luoghi da provare!

 

INFORMAZIONI UTILI

Va. Do. al Pigneto
via Braccio da Montone, 56 – 00176 Roma | Tel. 06 45553582
Apertura: dalle 18:00 in poi con aperitivo
Giorno di chiusura: domenica

 

 

 

 

 

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Pane e Tempesta, dove si confezionano atti d’amore

Pane e Tempesta, dove si confezionano atti d’amore

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Pane e Tempesta, dove si confezionano atti d’amore

 

Nella bottega artigianale di Fabrizio Franco e Omar Abdel Fattah, Pane e Tempesta, non si confezionano semplici panettoni ma veri e propri atti d’amore. Sono andata a trovarli e ho scoperto, non solo che amo alla follia il loro panettone, ma che dietro alla realizzazioni di ognuno di esso c’è un lavoro magnifico.

“Il nostro panettone è la storia della mia formazione, ho cominciato a fare i panettoni 14 anni fa. L’industria li produce mesi prima, durante l’estate, e tende a mettere negli impasti degli emulsionati aggiunti. L’artigiano inizia a fine novembre e, per fare il panettone, usa aromi naturali” così inizia il suo racconto Fabrizio Franco. Nella sua bottega ci ha mostrato dove nasce tutto, ovvero dal lievito madre.

        

Il panettone è una storia di lieviti, perché è proprio la pasta madre che crea il composto aromatico e la sua struttura. 

Tre sono i metodi di conservazione del lievito naturale, in base anche alle tradizioni e alle regioni. Quello Piemontese conserva il lievito in acqua, viene effettuato un vero e proprio bagnetto che produrrà un lievito meno acido e più adatto alla pasticceria. Poi c’è il metodo lombardo in sacco, molto usato nella panificazione, avvolto in un canovaccio e legato con dei lacci. Infine c’è il metodo in vetro pulito e conservato il frigorifero.

Il metodo utilizzato da Pane e Tempesta è quello Piemontese. Omar e Fabrizio ci spiegano la lunga preparazione e la dedizione verso la preparazione dei panettoni artigianali.

Il sacrificio umano è molto grande, occorre dare un valore al Panettone artigianale. Omar ci racconta cosa rappresenta per lui il suo lavoro: “il Panettone arriva nelle tavole in un momento di sacralità e condivisione. Quando un artigiano realizza un panettone condivide il suo amore, sacrificando la sua vita in quel momento. Dalla preparazione del primo lievito alla formazione dell’impasto ci vogliono tre giorni. In questi giorni l’artigiano rimane in laboratorio senza allontanarsi. E’ un rituale ed ogni singolo passaggio richiede una grande esperienza. Questo è ciò che significa fare il panettone” 

Le loro ricette sono davvero originali.

Abbiamo assaggiato il Pan dell’Orso con gran di nocciole, frutti di bosco (mirtilli, fragoline di bosco e more) e farina integrale.

                                    Il Panettone con Amarena e pasta di mandorle è senza ombra di dubbio il mio preferito,

Caffè e marroni, spettacolare. Troviamo anche il tradizionale e con la cioccolata, ma se dovete proprio godere a Natale consiglio quelli speciali.

Dietro la produzione di un panettone c’è la storia di un’ artigiano che mette in campo tutta la sua professionalità e che si prodiga per offrire al cliente un prodotto di eccellenza e di grande valore.

                                                                 Volete sapere come ordinare questi Panettoni artigianali??

Contattate Pane e Tempesta al numero 06.87725015, due sono le sedi dove poterli ritirare, in zona Monteverde e in zona Pisana.

Il giorno 24 dicembre saranno aperti fino alle ore 16.00

Volete sapere quanti ne ho ordinati io??? Tantissimiiiiiiiii

 

INFORMAZIONI UTILI

SEDE MONTEVERDE NUOVO
Pane e Tempesta – Via Giovanni De Calvi, 23/25 – Roma
Tel: 06.87725015

Orario:
dal lunedì al sabato dalle 8:00 alle 22:00
Domenica dalle 16:00 alle 22:00

SEDE DELLA PISANA – Via della Pisana, 167 Roma

 

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“Uova e Farina”, la ricetta perfetta per il Natale

“Uova e Farina”, la ricetta perfetta per il Natale

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“Uova e Farina”, la ricetta perfetta per Natale.

 

A casa della Polpetta ci sono tradizioni che vengono tramandate di generazione in generazione. Una di queste è il pranzo di Natale a base di Tortellini o Cappelletti di carne in brodo. Mia madre aveva il compito di comporre il ripieno, mio padre chiudeva a mano centinaia di cappelletti pronti per il nostro pranzo. Queste sono le tradizioni a cui non rinunceresti mai, perché ti fanno sentire a casa e in famiglia. 

Molte però sono le ore che devi dedicare a questa irrinunciabile abitudine. E se trovassimo un luogo dove possiamo acquistare la pasta come la farebbe la nostra mamma o le nostre nonne? Io l’ho trovato!!

Uova e Farina è un laboratorio artigianale di pasta all’uovo in zona Balduina, precisamente in Via Attilio Friggeri, 59. Grazie ad un’amica ho scoperto questo bellissima bottega con il laboratorio a vista sulla strada, dove la pasta viene stesa e lavorata a mano, senza alcun macchinario. Genuinità, passione, alta qualità e fedeltà nelle tradizioni sono le caratteristiche principali.

Monica lascia il suo lavoro e segue la sua grandissima passione, frequenta corsi di cucina base e chef a domicilio per poi approdare nella Vecchia Scuola Bolognese di Alessandra Spinsi, l’unica scuola per sfoglia e pasta fresca. Da lì a poco il suo compagno Maurizio la segue, lascia il suo lavoro e aprono insieme Uova e Farina. 

Il laboratorio è davvero bello, semplice nella sua struttura. Appena entri noti subito nella parete l’elenco di tutte le prelibatezze che possiamo acquistare, occorre ordinare mi raccomando, perché essendo tutto fresco deve esser preparato al momento. 

Nel tabellone troviamo una vasta scelta di prodotti classici e speciali in base alla stagionalità. La materia prima è di alta qualità, la farina utilizzata è del Molino Pivetti e le uova sono a pasta gialla, perfette per la pasta fresca.

Ma non finisce qui.

All’interno del Laboratorio durante l’ora di pranzo è possibile mangiare, oppure ordinare take away dei succulenti piatti. Non potevo esimermi, ho assaggiato delle tagliatelle al ragù, buonissime. La pasta tagliata in modo perfetto, leggermente ruvida per raccogliere tutta la bontà del sugo. I cappelletti e i ravioli ripieni di ricotta e limone sono eccezionali.

        

I tortellini vengono preparati con il ripieno certificato dalla Camera di Commercio di Bologna, ovvero con una farcia di Prosciutto crudo di Parma, mortadella e Parmigiano Reggiano 24 mesi. Nel menù troviamo anche i tortelli (di dimensione più grande rispetto ai tortellini) con cacio e pepe, ricotta e spinaci o ricotta e limone. Tra le specialità stagionali ci sono i Balanzoni, un piatto classico della cucina bolognese, prendono il nome della maschera felsinea perché consumati nel periodo di Carnevale. Questa pasta viene realizzata con spinaci. Un altro piatto davvero particolare che ha attirato la mia attenzione è l’Erborino mirtillo ovvero una pasta con un formaggio che viene affinato con vino rosso e mirtilli che gli donano una particolare dolcezza.

Vendita al dettaglio, piccola cucina espressa ed inoltre Uova e Farina rifornisco tre ristoranti a Roma, in zona Balduina da “Altrogiro”, a Pietralata da “Inofficina” e infine a Valcannuta da “Bella M’briaca”. Molti sono anche i ristoranti degli Hotel che scelgono laboratori artigianali di pasta all’uovo nei loro menu.

Non esiste un fine pasto senza dolce. La pasta frolla di Monica è davvero leggera e buona. Dopotutto la crostata è il mio dolce preferito!

                                                      

  I consigli della Polpetta:
Questo Natale ordinate dei Tortellini da Uova e Farina, vi assicuro che non ve ne pentirete!

INFORMAZIONI UTILI

Uova e Farina | Via Attilio Friggeri, 59/61 – Roma

Tel +39 06 87695807 +39 334 1450450 +39 331 5382036

Email info@uovaefarina.it

 

 

 

 

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Il Maritozzo Rosso Bistrot uno dei protagonisti del Maritozzo Day

Il Maritozzo Rosso Bistrot uno dei protagonisti del Maritozzo Day

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Il Maritozzo Rosso Bistrot

uno dei protagonisti del Maritozzo Day

Il 1 dicembre oltre 40 artigiani proporranno il famoso dolce romano, il Maritozzo, dolce, salato, gourmet e tradizionale.

Una manifestazione – come raccontano gli Organizzatori – “che vuole celebrare ogni primo sabato di dicembre una specialità tipica della tradizione gastronomica romana, a partire dal cuore pulsante di Roma, e dunque dai suoi Quartieri, tramite un evento senza confini e completamente gratuito che capovolge il paradigma del contesto urbano portando la gente “a casa” degli Artigiani coinvolti”

Prepariamoci ad un sabato di festeggiamenti in più di 20 quartieri di Roma e Fiumicino. Ecco alcuni dei nomi dei partecipanti: le pasticcerie Bompiani, Linari, Andreotti, Caffè Merenda, Lievito, Romoli e Nero Vaniglia. Non mancheranno i “maritozzi stellati” firmati da nomi eccellenti come Riccardo Di Giacinto, Angelo Troiani e Cristina Bowerman. Mentre per gli amanti del gelato tre sono le gelaterie che hanno aderito a questo bellissimo evento, Otaleg di Marco Radicioni, Gunther Gelato Italiano e Gelato San Lorenzo che proporranno un connubio tra maritozzo e gelato.

   

Durante il Maritozzo Day ci saranno anche due eventi Pop – Up:

  • a Trastevere presso il Maritozzo Rosso Bistrot, dalle 11.00 alle 13.00 con lo chef Angelo Troiani, stella Michelin, che realizzerà un maritozzo con una farcitura a sorpresa
  • nel quartiere Ostiense presso l’Osteria dei Fratelli Mori che ospiterà Simona Amendola, alias Miss Maritozzo che dalle 18:00 offrirà la sua Miss Maritozzo Cake composta da mini-maritozzi farciti di Caesar Salad di Porchetta di Ariccia con honey mustard al lime.
Proprio su Il Maritozzo Rosso vorrei soffermare la vostra attenzione.

In una soleggiata giornata di ottobre sono andata a trovare Edoardo nel suo Bistrot e mi sono innamorata di lui, della sua passione e della sua intraprendenza. Ma partiamo dal principio, quando tutto quello che ha costruito era soltanto un’idea.

Lui si chiama Edoardo Fraioli, laureato in informatica, autore di Cruda&Crudo e ideatore del Maritozzo salato. Ha lavorato per 17 anni in una multinazionale e per altrettanti 10 ha coltivato una grande passione per la cucina facendo molti corsi professionali con un sogno: lasciare il proprio lavoro e aprire un ristorante.

Con Francesca Cappelli, sommelier e appassionata gourmet, altra socia di Edoardo ed insieme a Francesco di Trocchio, titolare dell’azienda agricola di famiglia, volevamo aprire un piccolo bistrot a Teramo. Poi è arrivata la partecipazione al This is food, con i contener come start up innovativa. La vittoria di questo contest ha portato tantissima visibilità e ha permesso ai tre soci di muovere i primi passi partendo proprio da Eataly che li ha ospitati per quattro mesi. Successivamente arriva l’apertura di una zona bar all’interno della libreria Mondatori all’Eur, dove lanciano il format del maritozzo farcito salato.

L’dea è piaciuta molto ed oggi il bistrot ha una nuova casa fissa a Trastevere, in vicolo del Cedro 26.

Un piccolo locale con bancone e cucina a vista e tantissime proposte, maritozzi dolci, salati ma anche piatti come l’amatriciana con pomodorini freschi, la cacio e pepe con baccalà, la gricia con i fichi. La regola è quella di utilizzate sempre prodotti freschi proveniente per gran parte dall’azienda agricola del socio Francesco, per rispettare la genuinità e la stagionalità. Nel menù vengono inserite anche le cotture a bassa temperatura, il maialino sempre sottovuoto e il trancio di salmone. Piatti che variano molto e che possono consumarsi direttamente nel bistrot oppure passeggiando tra le strade di Trastevere.

  

Il maritozzo viene realizzato in un laboratorio utilizzando lievito madre e farina di tipo 0. Non vengono mai utilizzati prodotti in scatola ma tutto è rigorosamente freschissimo, come il tonno di loro produzione.
 
Ogni settimana la lista dei maritozzi proposti al cliente varia tra 30 ricette. Quattro o al massimo cinque gusti ruotano.

   

Con lo stesso impasto dei maritozzi viene realizzato un panino con hamburger, salmone (anche questo sott’olio fatto direttamente da loro) o vegani. Visto la localizzazione a Trastevere la pasta è d’obbligo anche se viene realizzata in modo diverso rispetto a molti ristoranti turistici che affollano la zona. Per la carbonara ad esempio le uova sono fresche e il guanciale è di altissima qualità, proveniente da una piccola azienda di Viterbo. Per gli hamburger invece la carne scelta proviene dall’azienda agricola Fortunato, a Marcigliana vicino Roma.

  

Io ho assaggiato molti dei loro maritozzi e vi assicuro sono superlativi!

Questo week end come vedere la scelta è davvero ardua. Ecco gli altri ristoranti dove poter assaggiare il maritozzo: Proloco DOL e Proloco Trastevere, Armando al Pantheon, Flavio de Maio del Velavevodetto, La Trattoria Pennestri, Mazzo ed infine Santo Palato e Trecca Cucina di Mercato.

Consultate la lista degli indirizzi aderenti e scaricate i coupon che danno la possibilità di assaggiare un maritozzo gratuitamente per ciascun locale fino ad un massimo di 10. 

Buon #maritozzoday2018
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Kiamì e le Tapas pugliesi che vi faranno impazzire

Kiamì e le Tapas pugliesi che vi faranno impazzire

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Kiamì e le Tapas pugliesi che vi faranno impazzire

Da pochissime settimane nella zona di Centocelle ha aperto Kiamì, pasti e sfizi ad arte.

Un Bistrot pugliese che cambierà il vostro modo di vivere e concepire l’aperitivo, ma non solo. Quante volte cerchiamo un luogo per far un ottimo aperitivo che esuli dai soliti buffet illimitati o da patatine, noccioline e pizzette riscaldate? Ecco Kiamì è la soluzione per un pranzo, uno spuntino, un aperitivo oppure una cena oltremodo sfiziosa. Tutto il sapore dei prodotti di eccellenza pugliese vengono proposti in buonissime tapas. 

Porzioni piccole di antipasti, pasta, contorni o secondi e per finire dolci.

Non avete idea delle volte che mi trovo davanti ad un menù e ho voglia di assaggiare tantissimi piatti, con le tapas pugliesi ora è possibile. Date un’occhiata alla mia cena. Per iniziare ho ordinato un tagliere di formaggi, taralli e tantissimi sfizi.

  

I prodotti utilizzati provengono direttamente dalla Puglia che giornalmente e settimanalmente arrivano in questo Bistrot. Nel menù troviamo tutti i sapori di questa terra ma la cosa che più colpisce è il sapore di casa che sprigionano i piatti. Polpette della nonna, zucchine alla povredd (alla poverella), rustico leccese, la famosa frisa e le pittule salentine. Questi sono solo alcuni degli antipati che possiamo scegliere ad un prezzo davvero ridotto. I costi delle tapas variano dai 2,00 euro ad un massimo di 4,00 Euro.

  

Nel menù troviamo tra i primi piatti le famosissime Orecchiette fatte in casa con sugo di braciole, il Grano ai frutti di mare e la Zuppa di legumi e cereali. Io ho preferito sperimentare gli Involtini di melanzane, il Polpo in pignata e i Gamberi fritti con pasta Kataifi. Anche queste mini porzioni, servite in padelline meravigliose, hanno un costo che non supera i 5,00 Euro. Oltre alle porzioni ridotte il Kiamì propone piatti unici, come la tradizionale Puccia, sia vegetariana che con polpo, oppure con zampina e stracciatella (dai 5,00 agli 8,00 Euro). 

E il dolce? 

Non mi sono fatta mancare neanche quello.

 

Tiramisù scomposto e pasticciotto con pistacchio e cioccolato!!! 

Piccole curiosità

Kiamì in dialetto pugliese significa “guarda, stammi a sentire attentamente”, rappresenta un richiamo a scoprire un percorso enogastronomico dei prodotti genuini della Puglia. Nel logo di questo Bistrot viene rappresentato un occhio a forma di pesce, l’idea è quella di esplorare prima con la vista poi con il palato i sapori di una terra bagnata da due mari. Elementi  che rappresentano un simbolo importante per la storia di questa regione che mette nel piatto non soltanto la qualità ma l’amore e la passione per la buona tavola.

INFORMAZIONI UTILI

KIAMI’ – Pasti e sfizi ad arte

Via Federico Delpino, 102 – Roma

06 4977 9969

 

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Un tour alla scoperta del nuovo Eataly

Un tour alla scoperta del nuovo Eataly

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Un tour alla scoperta del nuovo Eataly.

 

Eataly, in zona Ostiense a Roma, cambia in tutto! 

Vediamo da vicino come nasce Eataly e come è mutato in questi mesi. Già il suo nome ci dice molto, nato dalla fusione della parola Eat, mangiare in inglese, ed Italy, ovvero Italia, vuol sottolineare la bellezza del mangiar italiano. Il concept nasce proprio dall’idea di volere mettere a disposizione di tutti, prodotti di alta qualità del nostro Paese. All’interno di questo grande mercato è possibile trovare piccole aziende che rappresentano il meglio della nostra enogastronomia e ristoranti o punti di ristoro dove vengono cucinati questi prodotti di eccellenza.

L’idea è piaciuta fin da subito ma con il passare del tempo Eataly faceva pensare più ad un grande terminal tipico delle grandi stazioni, che ad un luogo conviviale dove trascorrere una momento piacevole. Dopo il mio tour in questo spazio in gran parte rinnovato, mi sono dovuta ricredete. Ora si che ci siamo, ora si che lo sceglierei per trascorrere una serata in compagnia. 

Scopriamo insieme i cambiamenti che ci sono stati.

Piano Terra

Varcata la soglia troviamo il Mercato dei Produttori, ovvero una riproduzione fedele di una piazza di paese dove insieme ai piccoli produttori troviamo anche un’offerta di street food con Pizza alla Palla della Panetteria di Eataly, una selezione di centrifughe e succhi provenienti dai frutti e dalle verdure dell’Orto e con Mozao, che amo alla follia con le loro tigelle, gnocchi fritti e piadine. Tra i produttori presenti ogni giorno ci sono l’Apicoltura Mielinfiore – Albano Laziale (Roma), Agricolonna – San Cesareo (Roma) con la migliore frutta e verdura biologica di stagione, l’ Azienda Agricola Biologica Casale Nibbi – Amatrice (Rieti) con il suo grande frutteto e con un interessante offerta di formaggi e per finire Ivan, il re del pane – Artena (Roma) panificio specializzato nella produzione di prodotti realizzati con grano e cereali 100% biologici coltivati in terreni tra Latina, Valmontone e Pomezia. 

Ho assaggiato il loro pane e la loro pizza. Le foto parlano da sole, davvero molto buona.

    

Primo Piano

Salendo la primo piano, rimaniamo subito colpiti dalla nuova Birreria con produzione di birra artigianale attraverso un sistema che prevede la visibilità del passaggio tra la produzione e il consumo nel bicchiere. La Birreria è davvero bella. Ben arredata, calda, accogliente, improvvisamente ti trovi in un tipico Pub dimenticando di esser in un grande mercato.

La scelta è tra una selezione di 400 birre artigianali in bottiglia provenienti dall’Italia e dal mondo, che possiamo bere subito oppure portar via.

   

Un’altra grande novità è la Pizza al Padellino, realizzata con le farine biologiche del Mulino Marino, 50% Buratto e 50% di Manitoba, lievitata per 24 ore e poi stesa nel tegamino di ferro e lasciata ancora lievitare prima di esser cotta.

Al primo piano non troviamo anche l’angolo della nuova Gastronomia, la pasta fresca di Mauro Secondi, tra i migliori pastai di Roma e il nuovo Caseificio di Roberto Battaglia di Caserta, che propone un luogo dove assistere alla produzione di mozzarelle e burrate. Questa è la grande forza di Eataly, le eccellenze della nostra gastronomia prodotte sotto i nostri occhi. Tanti laboratori dove possiamo partecipare alla filiera che porta alla realizzazione di un prodotto che finirà nella nostra tavola.

    

Sempre in questo piano c’è il nuovo ristorante della Pasta e della Pizza, con rinnovato nel design e nella scelta del menù. Sarà possibile scegliere tra la pasta Afeltra di Gragnano, trafilata al bronzo e la pasta fresca del pastaio Mauro Secondi. Non mancheranno sfiziosi antipasti come supplì, panzerotti e panelle, insalate e fritti di mare, padelle romane e dolci.

Secondo Piano

Salendo un altro piano troviamo la Cuopperia di Pasquale e Gaetano Torrente, con tutti i sapori della Costiera Amalfitana, direttamente da bancone alla friggitrice. Scegliamo il pesce, viene pesato e poi cucinato. Possiamo consumarlo direttamente da Eataly sorseggiando bollicine oppure portarlo via. Verdure di stagione e pesce fritto vengono proposti nel famoso cuoppo, il cartoccio di carta paglia usato dai pescatori in costiera. La sua composizione viene da noi selezionata. Io ho scelto alici fritti con provola filante!

   

Dopo Eataly Los Angeles ed Eataly Boston arriva in Italia il Ristorante Terra. Come la Birreria anche questo spazio è totalmente decontestualizzo e lo dico in modo molto positivo. Improvvisamente dimentichi di trovarti in un grande negozio e vieni catapultato in un ristorante dove la terra, il fuoco e la natura rappresentano gli elementi fondamentali di questo nuovo format. La prima cosa che balza agli occhi, oltre l’arredamento che ti porta in montagna, in una baita dove puoi perderti tra le piante, la legna e i colori color ambra, è una griglia di tre metri realizzata interamente a mano. Vi giuro non ho mai visto una griglia cosi grande.

  

Il fulcro di Terra è questa potentissima griglia dove sarà possibile cucinare carne de La Granda, pesce freschissimo delle Cooperative di Anzio e Civitavecchia scelti direttamente dal banco della macelleria e della pescheria. 

Un mercato davvero unico nel suo genere con cinque nuovi ristoranti: la nuova Birreria, Pasta e Pizza, l’Osteria Romana, il Temporary al terzo piano che ospita il Bosco Umbro e il nuovo Terra. A breve ci sarà anche l’apertura del nuovo Pop – Up Store di Ikea. 

Ecco dopo questa notizia posso dire che non mancherà davvero nulla! 

Certo Ikea non rappresenta un’eccellenza italiana, forse non è molto in sintonia con il concept di Eataly? Sinceramente credo che abbiamo fatto nostro questo marchio da moltissimo tempo!

 

Scoprite anche Voi questo nuovo mercato e ditemi cosa ne pensate!

INFORMAZIONI UTILI

Eataly Roma ! Piazzale XII Ottobre 1492 Roma

PIANTA EATALY Tutto Nuovo

 

 

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