Le avventure della Polpetta per un week end a Ponza

Le avventure della Polpetta per un week end a Ponza

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Le avventure della Polpetta per un week end a Ponza.

L’estate 2018 la ricorderò per molti motivi sia belli che brutti. Visto che siamo nel mio Blog dove si parla solo di cose belle, iniziamo proprio da queste. Come ogni anno nel mio programma vacanze non può mancare un week end nella graziosa, quanto impegnativa Isola di Ponza. Uso la parola impegnativa perché tutto può esser tranne che una località riposante. Come sapete bene non sono una persona allenata, il massimo del mio sollevamento pesi si ferma ad una forchetta.

Ponza rimane sempre nel mio cuore, anche se dopo il mio ultimo viaggio forse farò trascorrere più di un anno prima di tornarci. Ma facciamo un passetto alla volta. Partenza dal Porto di Anzio ore 15.00. Traghetto lento, pasticche per la nausea, sì per non farci mancare nulla soffro anche il mal di mare, si parte. Una volta sbarcati, solo un’ora e venti di navigazione, vieni catapultata in questa isola con le casette tutte concentrate nella zona del porto e sviluppate in altezza come una tela colorata.

Ci dirigiamo verso l’ufficio dell’agenzia immobiliare che ci ha prenotato la stanza Giancos 68, a soli 140,00 Euro per due notti. L’agenzia si chiama Turistcasa in Via Roma, proprio accanto al Porto, non la cito per pubblicità ma perché ci siamo sempre trovate bene. Due anni fa grazie a loro abbiamo soggiornato in un B&B bellissimo, si chiama il Gabbiano, a metà strada tra la zona porto e le Forna, le stanze affacciano tutte sull’Isola di Palmarola regalano i tramonti più belli che abbia mai visto.

Se vogliamo parlare di panorama anche questa volta siamo state fortunate, certo devi salire 140 gradini (giuro li ho contati tutti), aggiungo irregolari, ma una volta arrivata la vista è davvero mozzafiato.

La stanza era molto grande, dotata di frigorifero piccolo, qualche posata e bicchiere. Abbiamo noleggiato la biancheria al costo di 10,00 Euro a persona e mi raccomando ricordatevi il necessario per l’igiene della persona, nulla è in dotazione.

        

Dopo aver scattato mille foto non potevo di certo rimanere a casa, via di corsa per un aperitivo al tramonto e poi una cenetta. Questa volta non avevo molto tempo, dovevo concentrare tutto il più possibile. Purtroppo il tempo non prometteva nulla di buono ma non ci siamo perse d’animo. L’aperitivo a Ponza è rigorosamente da Baretto99, nella piazzetta di Chiaia di Luna con vista su Palmarola, proprio ai piedi del bellissimo Hotel Chiaia di Luna, ma in veste meno formale. Guardate che spettacolo la vista da qui.

     

Il Baretto99 è molto carino, fanno degli ottimi Spritz e il personale è gentilissimo.

Per la cena abbiamo scelto la Trattoria Monte Guardia, a quanto pare è uno dei pochi ristoranti che cucina la pasta con la granseola ovvero con la polpa di granchio. Terrazza mozzafiato con vista sul porto, anche qui mi raccomando armatevi di pazienza e di scarpe comode, perché a Ponza più sali più son dolori. Ma torniamo alla cena, antipasto con sfizi di mare, in cui non poteva mancare il tonno prodotto direttamente nell’isola, spaghetti con granseola ed infine frittura mista e … ovviamente il dolce.

Costo totale a persona con il vino della casa Euro 40,00

  

Dopo cena piccolo giro nel borgo. La passeggiata nei vicoli bianchi con vista sul porto è irrinunciabile.

 

Il mattino seguente ci siamo svegliate dopo una nottata di pioggia e temporale. Dovevamo rinunciare al giro in barca, anche perché il mare era agitato e il mio stomaco era terrorizzato solo all’idea. Ma come si fa a trascorrere un’ intera giornata nella spiaggia del Frontone senza sole? Abbiamo ceduto ad una piccola escursione. Un tour organizzato da “Ciccio Nero”, al costo non economico di 20,00 euro a persona, però  devo dire che è stato molto bello nonostante il tempo, avevamo una barca in legno tutta per noi con una guida che ci illustrava ogni dettaglio di quella parte di isola che siamo riuscite a vedere.

Dopo la giornata al mare in completo relax e il solito aperitivo al Baretto99, siamo state a cena A casa di Assunta. Letteralmente nella sua casa. Abbiamo camminata per 20 minuti su una strada alternata da scalini e salite, vi consiglio con il cuore di prendere un mezzo per arrivare. Arriviamo più morte che vive e ci accomodiamo nella terrazza. Appena ti siedi la vedi subito, seduta nella sua cucina che scruta tutti noi. E’ Assunta, la proprietaria di casa. Da lontano sembra una persona seria ed austera che a fine serata riscuote i soldi dai commensali, ma una volta che entri in punta di piedi, quasi a non disturbare, scopri una persona molto simpatica e cordiale. Assunta ci spiega che il suo menù è improntato sulla tradizione e sul territorio, non ama inserire molti piatti poiché il menù è composto da materie prime fresche e pescate nell’Isola. Sua madre era una contadina e suo padre l’inventore della tecnica del piombo guardiano, le hanno insegnato l’amore e la passione per la cucina e ogni giorno la sua casa rivive la sua storia. Ora veniamo alla mia cena.

Insalata catalana con seppie e patate bollite, pomodorini e olive nere di Gaeta.

Euro 10,00

La scarola marinata e accompagnata tradizionale scarola marinata con bignè ripieno di mousse di pesce

Euro 10,00

Il Raviolo ripieno di cernia saltata al pesto di pistacchi e ricotta di bufala 

Euro 15,00

I piatto da me scelti erano ottimi, le materie prime di grande qualità. Come vedete i costi sono contenuti, certo le porzioni non sono molto abbondanti soprattutto degli antipasti, ma in questo modo abbiamo la possibilità di assaggiarne più di uno. Grazie Assunta per la bellissima serata.

Il mio breve week end volge al termine, domenica dopo una lunga colazione nel nostro balconcino con vista paradiso, alle ore 12.00 prendiamo il traghetto per Anzio. Il viaggio è stato movimentato, turbolento e devastante ma quella è un’altra storia che sarà meglio tenga solo per me!! Vi lascio alcuni informazioni sui posticini da me citati.

   

INFORMAZIONI UTILI 

Immobiliare Turistcasa, Via Roma, 2 – Isola di Ponza | tel. 0771 809886

Trattoria Monte Guardia, Via Scotti di Basso, 1 – Isola di Ponza | tel. 0771 80247

Escursioni Ciccio Nero, direttamente nel Porto di Ponza

A casa di Assunta, Via Giancos 1 – Isola di Ponza | tel 0771 820086

 

Una giornata al Margutta, vegetarian food & art

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Mini Cakes senza cottura di Cookare

Mini Cakes senza cottura di Cookare

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Mini Cakes senza cottura di Cookare

Ben ritrovati nell’angolo delle ricette.

Lo so mi sono assentata per troppo tempo ma ripartiamo alla grande con tantissime novità. Una tra queste sarà l’area ospiti chef della Polpetta sui tacchi. La prima tra tutte è una nostra cara amica Ilaria Cravero con le sue ricette vegane direttamente dal blog Cookare. E’ già stata mia ospite e voglio partire proprio da lei perché come me ci mette anima, cuore, energia, entusiasmo, determinazione nella realizzazione del suo progetto. Oggi ci presenta la ricetta di mini cakes senza cottura.

Ricetta

Ingredienti per 6 mini cake:

  • 240 gr di noci e/o mandorle
  • 120 gr di datteri senza nocciolo
  • 3 cucchiai di olio di cocco

Per la crema:

  • 240 gr di anacardi ammollati in acqua dalla sera prima o almeno da 4 ore
  • 4 cucchiai di olio di cocco
  • 3 cucchiai di agave o acero in sciroppo
  • succo di un limone
  • 100 gr di fragole

Procedimento:

Per prima cosa lasciare in ammollo gli anacardi dalla sera precedente o almeno 4 ore prima di realizzare le mini cakes. In un mixer frullare noci e/o mandorle, datteri denocciolati con l’olio di cocco. Questa sarà la base dei nostri dolcetti.

A questo punto prendiamo i pirottini di 6 centimetri di diametro e con un cucchiaio inseriamo l’impasto per fare la base. Schiacciamo bene con le mani in modo da distribuire l’impasto in tutta la superficie. Una volta pronte riponiamo i pirottini in frigorifero. E’ arrivato il momento della preparazione del primo strato di crema. Nel frullatore inseriamo gli anacardi con l’acqua, l’olio di cocco, agave e infine il succo di limone. Frulliamo bene fino a raggiungere la consistenza di una crema liscia senza grumi. Se la consistenza non è ancora omogenea aggiungere acqua q.b.

Una volta pronta aggiungiamo la crema nei pirottini precedentemente preparati e mettiamo il tutto in freezer per almeno 2 ore.

Se vogliamo aggiungere un secondo strato possiamo frullare la crema di anacardi con le fragole. Quindi poniamo il secondo strato appena saranno trascorse le due ore. Prima di servire i nostri dolcetti è necessario far trascorrere altre due ore per il secondo strato e infine guarnire con le fragole.

INFORMAZIONI:

Pagina Facebook: COOKARE
Canale Youtube: Cookare Vegan
Instagram: Cookare Italia

 

 

 

 

 

Una giornata al Margutta, vegetarian food & art

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Ricetta  – Torta al cioccolato che crea dipendenza

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Hotel Luxor Veg è la prova che anche in vacanza si può mangiar e bere in modo sano

Hotel Luxor Veg è la prova che anche in vacanza si può mangiar e bere in modo sano

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Hotel Luxor Veg

è la prova che anche in vacanza si può mangiar e bere in modo  sano

Qualche mese fa ho incontrato Barbara Bianchi per un bellissima intervista. Lei è una chef straordinaria e insieme alla sua famiglia gestiscono da sessant’ anni un Hotel, il Luxor a Bellaria – Igea Marina (RN), il primo Vegan Hotel in Italia. Sapete non sono vegana, la mia alimentazione è varia e mangio qualunque cosa. Ma spesso per disintossicarmi dalle proteine animali, e oggi saremmo sciocchi a non pensare che sia giusto farlo periodicamente, sono affascinata da questa cucina. E’ difficile trovare una chef brava che riesca a cucinare così bene tofu e seitan da farmi leccare i baffi. Io l’ho finalmente trovata. Dopo questa intervista e dopo aver capito la sua filosofia, ovvero che il cibo è la cura per il nostro benessere, non ho resistito e sono andata a trovarla nel suo bellissimo Hotel.

                   

L’Hotel è ad Igea Marina, un luogo dove il tempo sembra non passare mai. E’ una di quelle località che rappresentano porti sicuri. Questa è stata la mia impressione. E’ vero il mare non è bello ma nella tradizione italiana è il luogo ideale per famiglie, per nonni con i nipoti e per giovani in cerca di divertimento. Le spiagge sono super attrezzate, i servizi eccellenti, gli hotel sono uno accanto all’altro. Mi piace pensarlo come un luogo dove manderei mia mamma con i miei nipotini.

La struttura, recentemente rinnovata, ha diverse camere tutte molto luminose. Io ho soggiornato nella suite familiare. Posizionata all’ultimo piano aveva una vista meravigliosa. Un terrazzo comune con la vista sul mare è il posto ideale per trascorrere momenti di assoluto relax. Confesso, mi sono svegliata alle 5.30 del mattino solo per vedere l’alba, ma come facevo a perderla?

         

Durante il mio soggiorno ho incontrato Barbara e ne ho approfittato per farle alcune domande.

Sul vostro sito c’è una frase che mi piace molto: la colazione è il primo sorriso della giornata. E proprio dalla colazione, interamente fatta in casa e naturale, inizia il nostro viaggio gastronomico nella vostra cucina. Puoi parlarmi di come siete arrivati ad esser il primo Vegan Hotel? “Abbiamo iniziato questo discorso da un punto di vista prettamente commerciale, sul web si parlava di noi per la cucina vegetariana, quindi c’è sempre stata una predisposizione naturale verso il cibo del territorio, della campagna e siamo sempre stati dei grandi consumatori di verdure e legumi. L’attenzione per queste materie prime l’abbiamo sempre avuta, poi abbiamo cavalcato l’onda quando sono iniziate ad arrivare le richieste di cibo vegano e io mi sono specializzata in questo. Le prime persone che esponevano queste richieste erano persone che avevano soprattutto problemi di salute, quindi sono andata ad approfondire argomenti che non mi erano chiari fin da subito. Ho iniziato a proporre cibi vegani, mantenendo un equilibrio, ovvero senza tralasciare i cereali, le verdure, gli estratti e tutti ingredienti che non avevo mai inserito nel mio menù. Con il tempo anche io sono diventata vegana e l’ho fatto durante la stagione estiva, nel periodo di maggior sforzo lavorativo e ho notato un aumento di energia. Oggi il mio obiettivo primario è crear una cucina più sana possibile.”

         

Sia per il pranzo che per la cena avete scelto la formula buffet, come mai questa scelta?  “La scelta del buffet sia a pranzo che a cena è sicuramente la scelta più facile. Alcuni piatti sono difficili da descrivere in un menù, invece vedendoli stuzzicano molto l’appetito. Creiamo un effetto sorpresa, gli ospiti arrivano ogni giorno al buffet e non sanno cosa ci sarà. Inoltre utilizzo materie prime a chilometro zero, non posso decidere cosa inserire nel menù, tutto dipende dalla natura e da quello che viene raccolto nella campagna. Per i clienti onnivori è sicuramente un’opportunità in più perché ha sempre una parte di carne, pesce o formaggi e una serie di sapori nuovi molto apprezzati. Una fascia della nostra clientela ogni anno sceglie il nostro Hotel, sono famiglie che continuano ad apprezzare la nostra evoluzione e accettano le nostre proposte, ciò significa che non ci siamo discostati molto dalle nostre tradizioni.

        

Queste le foto del mio pranzo, la scelta degli ingredienti è di origine vegetale, sono a chilometro zero, semplici e veri. L’ho provato di persona e vi assicuro che ho mangiato con gusto e curiosità. Barbara è un ottima chef, solo lei poteva farmi mangiare vegano!! Il tofu più buono del mondo, con i pomodori pendolino della campagna colti la mattina stessa, basilico fresco, olive taggiasche ed ecco un mix di sapori che ha fatto la differenza.

La mia intervista continua e le ho chiesto una piccola curiosità: qual è il tuo ingrediente segreto? “Il mio ingrediente segreto è la continua ricerca, l’esperienza e la capacità di inventiva nell’utilizzare le materie prime in modo sano ed equilibrato. Un altro piccolo segreto che rappresenta il tocco finale è l”utilizzo nella mia cucina e nella mia vita quotidiana dell’acqua Kangen, un’acqua alcalina ionizzata. Le sue proprietà sono fortemente antiossidanti, idratanti e disintossicanti. Da circa un anno ho iniziato ad utilizzarla ed oggi non riesco a farne a meno. Nel nostro Hotel gli ospiti possono scegliere se bere l’acqua in bottiglia classica o quella Kangen. I benefici in cucina sono molteplici. Il riso e i cereali acquistano sapori davvero autentici grazie al suo potere estrattivo. Utilizzando  molti legumi secchi se prima impiegavo 10 ore per renderli morbidi, ora grazie a quest’acqua in 4 ore sono pronti. Le materie prime che utilizzo sono biologiche, a volte possono esser un pochino provate dal sole, ma quando vengono lavate con l’acqua Kangen si idratano e riprendono vigore.”

Gli ospiti dell’Hotel hanno sempre a disposizione acque aromatizzate Kangen. Ho chiesto a Barbara una piccola ricetta per noi: Acqua Kangen (naturalmente possiamo utilizzare qualunque acqua), cetriolo, menta, zenzero e limone. Solitamente ci vogliono molte ore per prepararle ma grazie alle proprietà estrattive di quest’acqua alcalina il tempo si riduce notevolmente.

          

Ho provato quest’acqua, l’ho trovata leggera, dissetante e in due giorni che sono stata in questo hotel mi sono disintossicata.
Grazie a Barbara e alla sua cucina ho capito che possiamo e dobbiamo mangiar e bere in modo sano.
 Leggete anche la mia intervista: Barbara Bianchi e la sua cura con il cibo.

 

INFORMAZIONI UTILI:

Hotel Luxor Veg,  Via Silio Italico, 3 – 47814 Igea Marina (RN)

Tel. 0541.330406 info@hluxor.it

 

 

Una giornata al Margutta, vegetarian food & art

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Ricetta  – Torta al cioccolato che crea dipendenza

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Trattoria da Neno e l’oro nel piatto: la Birra

Trattoria da Neno e l’oro nel piatto: la Birra

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Trattoria da Neno e l’oro nel piatto: la Birra

Piazza Bologna, il mio primo quartiere appena atterrata a Roma. Un luogo pieno di vita, di studenti, di gente bella e ancora con le strade pulite. Nonostante mi sia trasferita a pochi passi provo sempre una grande nostalgia ogni volta che ci torno.

Negli ultimi anni questo quartiere è cresciuto molto dal punto di vista gastronomico, molti sono i ristoranti e le scelte per trascorrere una bella serata. Due giorni fa ho partecipato al primo di una serie di eventi presso la Trattoria da Neno. Non era la prima volta che mangiavo qui, ma questa serata è stata davvero speciale. Musica, moda, buon cibo e birra si sono mescolate in modo magico.

Durante la serata lo chef ha proposto un menù speciale lasciandosi ispirare dall’oro nel piatto: la Birra. Ha scelto il Birrificio Maiella direttamente dalla terra abruzzese. Un birrificio quasi casalingo, nato per l’uso prettamente familiare e divenuto piano piano sempre più grande. Nato sotto l’ombra della montagna Majella produce birra artigianale in quantità limitata e questo permette di toccare con mano ogni bottiglia. Diversi i nomi utilizzati per distinguere le qualità prodotte, una piccola curiosità: Isabel prende il nome della bimba della coppia che produce questa birra, e dietro nell’etichetta c’è una dolcissima dedica per il suo papà.

      

Il menù della serata ha esaltato tre diverse birre: la freschezza della Isabel, la dolcezza della Matthias e la Magia d’Estate, scelta da me per accompagnare i diversi piatti.

                           

Lo chef Luca Baldacci, nel 2015 inizia la sua formazione nella brigata del Ristorante Acquolina, prosegue il percorso prima come capo partita, poi come sous chef e infine come chef de cousin presso il Ristorante Al Ceppo, nel quartiere Parioli. Oggi dirige due cucine: Trattoria da Neno e Cannolicchio – Osteria di pesce (aperto da pochissimo) entrambi in Via Ravenna.

Questi di seguiti i piatti del menù speciale:

Tatare di Fassona, uovo e senape, chips di patata, gel di birra e terra di olive verdi

Risotto alla birra, polvere di salsiccia e chips di broccolo siciliano

Rib Eye laccata con scalogno croccante, lardo e fichi

Millefoglie di gelato agli arachidi con aria di birra e orzo.

La serata è stata accompagnata dalla musica e dalla voce di Sara Jane Ceccarelli, una cantante italo – canadese, nota al pubblico per esser stata front woman della Med Free Orkestra sul palco del Primo Maggio a Roma nel 2015 e 2016, di recente backing – vocalist nel disco di Francesco De Gregori “Amore e Furto” dedicato a Bob Dylan.

Musica, buona cucina, birra e non solo. Sponsor della serata Talco, che unendo la moda alla fantasia ha realizzato per Neno le tovagliette omaggiando le opere dell’illustratrice amaricana Gretchen Roehrs.

INFORMAZIONI UTILI

Trattoria da Neno, Via Ravenna 30, Roma Tel. 06.44290319

Birrificio Maiella, Pretoro, Abbruzzo

Una giornata al Margutta, vegetarian food & art

Una giornata al Margutta, vegetarian food & art

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Strada – latte e spiriti, un nuovo modo di vivere l’aperitivo

Strada – latte e spiriti, un nuovo modo di vivere l’aperitivo

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Strada – latte e spiriti, un nuovo modo di vivere l’aperitivo.

Negli ultimi anni la tendenza sugli aperitivi sta cambiando. Aggiungo, era ora. Finita l’epoca delle apericene, abbuffate su tavoli pieni di cous cous, pasta insipida oppure su croste di pane fritto. Non ho nulla contro i buffet illimitati, ma contro la scadenza dei prodotti offerti si. Piano, piano l’idea dell’aperitivo sta evolvendo, certo i costi aumentano, ma nulla è paragonato alla soddisfazione del nostro palato.

Strada – Latte e Spiriti, ha aperto in zona San Giovanni da circa un mese e ha proprio questo obiettivo, proporre pochi ma eccellenti piatti che accompagnino il nostro drink sia per l’aperitivo che per un dopo cena.

    

Il concept è in continuo movimento, propone un menù che varia in base alle stagioni. La carta dei vini è curata da Emanuele Orsolini e la Drink List è molto ricercata, varia tra nomi pregiati come Grey Goose, Tanqueray e Jeam Beam. Non mancano le proposte esotiche con le eccellenze di Los Danzantes, i Mezcal e i francesismi di Francois Oeyrot, senza dimenticare la nostra terra con una selezione di champagne e bollicine.

    

L’attenzione e la qualità non è rivolta solo al beverage ma anche al food pairing. Emilio Cante cura la selezione e la ricerca di prodotti di piccoli produttori e realtà a chilometro zero. Spiriti e latte sono le parole d’ordine, ovvero una selezione di formaggi e mozzarelle si alternano in base al tema della serata. Bufala e rum o bufala e mezcal. Le mozzarelle sono freschissime e gustose.

    

Oltre al latte è possibile scegliere tra tre tipologie di tartare e gamberi crudi.

Gambero rosso di Mazara del Vallo con crema di mozzarella e liquirizia

Tartare di manzo di Fassona, maionese alla Cetarese con colatura di alici e cognac di pere

Tartare di salmone, misticanza alcolica e stracciata di bufala

Non mancano le serate a tema sushi, in collaborazione con Gipsy Market per un menù contemporaneo. Tante saranno le sorprese che ci aspetteranno in questo piccolo locale. Ecco questo è forse l’unico lato negativo, la dimensione di questo piccolo paradiso per l’aperitivo di eccellenza. Tra la parte interna che esterna sono 22 i coperti, serviti in modo veloce senza ceramica ma con monouso, dal design molto ricercato.

Un luogo da vivere all’istante.

INFORMAZIONI UTILI

Strada – Latte e Spiriti Via Illiria 11 – Roma

Una giornata al Margutta, vegetarian food & art

Una giornata al Margutta, vegetarian food & art

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Torre Sant’Antonio a Tivoli un salto nel tempo e nello charme

Torre Sant’Antonio a Tivoli un salto nel tempo e nello charme

Torre Sant’Antonio a Tivoli

un salto nel tempo e nello charme.

Immagina di dormire in un Trullo ad Alberobello, in una casa in pietra a Matera o in una Torre medievale a Tivoli.

Esattamente questo è lo scopo di una giovanissima e bellissima coppia di architetti, farci vivere nella storia riportandoci indietro nel tempo, esattamente nel 1300 nella città di Tivoli. Alessandra e Marco, titolari dello studio AMV Architects, hanno acquistato una casa -torre molto antica, hanno progettato e ristrutturato con cura ogni angolo di questo posto magico. La struttura esternamente ci fa toccare con mano la storia di una città che può vantare di aver ai suoi piedi Roma. Si perché basta salire a pochi chilometri dalla grande metropoli per vivere uno dei tramonti più belli del mondo. Quando arriva la sera, il sole scende, il cielo si tinge di rosso e illumina Roma lasciandoti senza fiato.

                    

Al suo interno la Torre offre nei piani superiori due suite indipendenti la “Gregoriana“, molto lussuosa dai toni caldi, e la “Cossinia” più piccola e molto luminosa. Gli arredamenti sono minuziosamente curati. Il tocco di un architetto esperto è palpabile e la prima cosa che riesci a cogliere è il connubio perfetto tra antico e moderno. I mobili che provengono da un antico monastero sono bellissimi, il salottino della mia stanza era caldo, accogliente e rappresentava il vero protagonista di tutta la suite.

Gli arredi antichi si mescolano con la modernità e la ricerca del design, soprattutto nel bagno, dotato di ogni confort con una linea funzionale e innovativa.

                        

Ogni ospite accanto al proprio comodino ha una presa Usb per caricare direttamente i propri dispositivi. Le piccole coccole non finiscono qui, devono ancora iniziare. Al momento della prenotazione viene rilasciato un codice di ingresso per il self check – in, nessuna attesa, nessuna prenotazione dell’orario di arrivo, siamo liberi di accedere nella nostra suite e fare la registrazione in seguito.

                  

Veniamo accolti da ogni confort possibile, un kit di cortesia, una macchina Nespresso con due cialde in regalo, bottigliette di acqua e soprattutto un barattolo di miele biologico. Ti giri intorno e vedi libri su questa bellissima città, in cui ogni angolo ha qualcosa da raccontare. Nulla viene lasciato al caso. Non sappiamo dove mangiare oppure non abbiamo idea dei punti di interesse più importanti? Niente paura, un survival kit ci aspetta, un breve cenno sulla storia di Tivoli, sui luoghi che non possiamo assolutamente non visitare e, cosa fondamentale, un elenco di ristoranti e pizzerie dove poter mangiare. Una coccola molto apprezzata. E ancor più il loro suggerimento per la nostra cena nel Ristorante la Sibilla. Mangiare a bocca aperta? Si può.

Il Ristorante, nato nel 1720, è posizionato nel sito archeologico di Villa Gregoriana, e questo lo rende il più antico del mondo. Abbiamo avuto la fortuna di mangiare nel giardino che si trova ai piedi del Tempio romano di Vesta. Una scoperta stupenda, un luogo così suggestivo non l’ho mai visto nella mia vita. Il menù propone piatti sia di carne che di pesce, i prezzi sono bassi rispetto alla qualità, ci si aspetta un costo sicuramente più elevato. Una cena perfetta da ogni punto di vista.

              

I consigli non sono finiti, nel kit di sopravvivenza troviamo una mappa dove viene indicato il luogo dove poter consumare la nostra colazione. La mappa indica un laboratorio di Tiramisù, poco distante dalla Torre, gestito da due ragazze, ILovIt, Tivoli al contrario. Hanno scelto questo bar tra molti altri per la genuinità e la freschezza delle materie prime. La mattina ti alzi, prendi un caffè, fai due passi e raggiungi il Bar. Tutto a portata di mano, senza traffico, senza corse e ansie per arrivare a lavoro.

         

Volevo allontanarmi dalla città per ritrovare un pò me stessa, per vivere quei luoghi in cui le persone passeggiano e si riconoscono e alla fine ho trovato delle persone meravigliose, che mi hanno accolto, fatto vivere una notte in una stanza bellissima, confortevole, romantica, in una delle città più antiche del mondo.

     

INFORMAZIONI UTILI

Torre Sant’ Antonio Tivoli Vicolo Sant’Antonio 35 – 00019 Tivoli (RM) Tel. 347.8037983

Ristorante Sibilla, Via della Sibilla, 50 – 00019 Tivoli (RM) Tel. 0774.335281 Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena tranne il lunedì

Ilovit Vicolo dei Palatini, Tivoli

 

 

Una giornata al Margutta, vegetarian food & art

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